Un passo alla volta il Nordic Walking – 10 milioni di praticanti nel mondo – sta conquistando anche il mondo della medicina, come ci racconta un lancio odierno dell’ANSA. L’agenzia riporta infatti che due enti europei hanno riscontrato i benefici del Nordic Walking per “la riabilitazione di chi ha patologie cardiache, i portatori di pacemeker e per il trattamento dell’obesità”.

Si tratta dell’European society of cardiology, una società nata per la prevenzione delle patologie cardiovascolari attraverso attività di educazione e informazione, che lo scorso 26 settembre pubblicava sull’European journal of preventive cardiology i risultati di uno studio che definiva “promettente la specialità per chi soffre di insufficienza cardiaca e per i portatori di pacemaker”. Sperimentato su 111 malati, monitorati a distanza, per 5 volte alla settimana e per 8 settimane complessive, il Nordic Walking è stato ritenuto “sicuro ed efficace a scopo riabilitativo più del semplice camminare”.
Peraltro non era la prima volta che l’ente europeo rilevava i benefici della camminata nordica.

La seconda ricerca è stata  pubblicata sul Journal of human kinetics, un periodico interdisciplinare che raffronta i più recenti studi scientifici sul movimento. I risultati di questo studio dimostrano che “in un campione di 46 donne obese e in menopausa, un allenamento di Nordic Walking di 10 settimane – composto da 10 minuti di riscaldamento, 40 minuti di camminata nordica, 20 minuti di ginnastica a corpo libero e 10 minuti di stretching – diminuisce il punto vita, migliora il metabolismo e la forza muscolare“. Secondo il riepilogo fornito dall’ANSA, inoltre, gli studi attestano che questo tipo di attività motoria “fortifica anche la parte superiore del busto al contrario di molte altre attività come corsa, bici o camminate”, che si concentrano soprattutto sulla parte inferiore del corpo.

Secondo questi studi, infine, il Nordic Walking brucia più calorie della corsa.

Del resto, questi non sono i primi studi sul tema: ad esempio, ancora nel 2010, la Facoltà di Scienza Motorie di Verona aveva portato a termine lo studio “Nordic Walking training program improves physical health and exercise capacity in obese middle-aged women”, condotto su 23 donne sovrappeso e attestante i benefici della camminata nordica per ridurre l’obesità.